mercoledì 21 novembre 2007

Vento

Vento, portami le sue parole,
trascina le foglie morte,
soffia, soffia più forte,
oscura colle nuvole il sole.

Corri sempre più lontano,
dal colle, nella valle, sui monti,
strappa gocce alle fonti
e lanciale sulle vette e sul piano.

Porta i fiordalisi con te, e le rose,
spargi ovunque i bei fiori
tu che urlando turbi i cuori
e sfasci e distruggi le cose.

Le lacrime asciuga dal volto,
il ricordo, se puoi, cancella
di colei ch'era la più bella,
di colei che, beffarda, amai molto.

Nei colori del tramonto, ormai
si spegne ogni speranza,
e mentre continui la tua danza
rivedo ancora chi tu sai

Cadon le foglie, la tua forza tace
ogn' arbusto strappato, ogni ramo
dell'albero su cui scrissi "t'amo",
ogni ricordo perduto, si giace.

Shelburn

1 commento:

Voltaren ha detto...

I ricordi sono come la polvere.
Può venire anche un forte colpo di vento a spazzarli via ma, in ogni modo, si infileranno dappertutto.