giovedì 30 luglio 2009

Il destino, il male e la libertà

... io che sono Piero, svolgo il discorso in prima persona con riferimento alle mie potenzialità che potrebbero essere, ma non necessariamente, anche quelle di Filippo, Peppino, Maria, Ambrarosa o voi stessi che leggete.

http://pibond.blogspot.com/2009/07/il-destino-il-male-e-la-liberta.html

Qualcun altro sa dire Cosa “può fare”, “non può fare”, oppure “può non fare”?

Il problema nasce dal fatto che spesso si confonde “l’avere intenzione di …” con metterla in atto, cioè con" l’agire".

Scusa, Ambrarosa se invado il tuo campo che queste astrusità, ma – credimi – sono del tutto apparenti e sono sicuro che me ne renderai atto.

martedì 28 luglio 2009

INNO ALLA GIOIA





Flavio lo intona per un bacio della sua nipotina Rosaluna.

mercoledì 22 luglio 2009

W MILAN

lunedì 20 luglio 2009

A quarant'anni dallo "sbarco sulla luna"


Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
Di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
Di mirar queste valli?





E dove sono questi ultimi quarat'anni della mia vita ?
Volati e persi nel nulla.

domenica 19 luglio 2009

La donna

Quando Dio creò la donna era già al suo sesto giorno di lavoro facendo pure gli straordinari.
Apparve un angelo e gli chiese:”Come mai ci metti tanto con questa?”
E il Signore rispose: “Hai visto il mio Progetto per lei?”
Deve essere completamente lavabile, però non deve essere di plastica, avere più di 200 parti muovibili ed essere capace di funzionare con una dieta di qualsiasi cosa avanzi, avere un grembo che possa accogliere quattro bimbi contemporaneamente, avere un bacio che possa curare da un ginocchio sbucciato ad un cuore spezzato e lo farà tutto con solamente due mani.”
L’angelo si meravigliò dei requisiti.“Solamente due mani….Impossibile! E questo è solamente il modello base? E’ troppo lavoro per un giorno….Aspetta fino a domani per terminarla.”
“No lo farò!” protestò il signore. “Sono tanto vicino a terminare questa creazione che ci sto mettendo tutto il mio cuore…Ella si cura da sola quando è ammalata e può lavorare 18 ore al giorno.”
L’angelo si avvicinò di più e toccò la donna.“Però l’hai fatta così delicata, Signore”
“E’ delicata, ribatté Dio, però l’ho fatta anche robusta. Non Hai idea di quello che è capace di sopportare o ottenere”
“Sarà capace di pensare?” chiese l’angelo.
Dio rispose:“Non solo sarà capace di pensare ma pure di ragionare e di trattare”
L’angelo allora notò qualcosa e allungando la mano toccò la guancia della donna…“Signore, pare che questo modello abbia una perdita…”
“Ti avevo detto che stavo cercando di mettere in lei moltissime cose…non c’è nessuna perdita… è una lacrima” lo corresse il Signore.
A che cosa serve una lacrima?” chiese l’angelo.
E Dio disse:“Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia, la sua pena, il suo disinganno, il suo amore, la sua solitudine, la sua sofferenza, e il suo orgoglio.”
Ciò impressionò molto l’angelo “Sei un genio, Signore, hai pensato a tutto. La donna è veramente meravigliosa”
Lo è! Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini. Affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità, amore e gioia. Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere, piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose. Lottano per ciò in cui credono. Si ribellano all’ingiustizia. Non accettano un “no” per risposta quando credono che ci sia una soluzione migliore. Si privano per mantenere in piedi la famiglia. Vanno dal medico con un’amica timorosa. Amano incondizionatamente. Piangono quando i loro figli hanno successo e si rallegrano per le fortune dei loro amici. Sono felici quando sentono parlare di un battesimo o un matrimonio. Il loro cuore si spezza quando muore un’amica. Soffrono per la perdita di una persona cara. Senza dubbio sono forti quando pensano di non avere più energie. Sanno che un bacio e un abbraccio possono aiutare a curare un cuore spezzato. Non ci sono dubbi però… nella donna c’è un difetto:
Ed è che si dimentica quanto vale.

giovedì 16 luglio 2009

Da TEMPI (click)


God save Silvio

Scandalizza i benpensanti, fa vendere i tabloid, scalda il popolo. La stampa scopre “l’effetto Diana” in politica

di Richard Newbury
Si dice che una foto della principessa Diana in copertina faccia vendere ai giornali il 30 per cento in più. Berlusconi non deve lamentarsi per le 7 righe appena del briefing americano per la stampa al G8, perché tutti quanti già sanno chi è il Cavaliere, e pare che faccia vendere i giornali tanto quanto Lady D: una circostanza che sicuramente gli fa piacere tanto quanto una vittoria del Milan nella Champions League. Per i posteri la cattiva pubblicità non esiste. I soli politici italiani del Dopoguerra che vantano fama internazionale sono Craxi, Berlusconi e forse Andreotti, e non a caso: i motivi sono sia positivi che negativi. Berlusconi e le sue scappatelle senili contribuiscono, come le capriole della famiglia reale britannica, all’allegria delle nazioni, non da ultimo per lo stato di indignazione ipocrita a cui il primo ministro italiano riduce quei fari dell’opinione liberal che sono il Guardian e il New York Times.
Il G8 dell’Aquila ha mostrato ancora una volta che il “troppo italiano” Berlusconi è un maestro dell’arte italiana dell’accoglienza, e allo stesso tempo che egli è molto felice che i suoi ospiti si offrano al naturale. Effettivamente tutti gli imperatori all’Aquila erano nudi di fronte a noi e sembravano ancora più spogli di argomenti per rivestire la propria nudità. Quanto ai contestatori, sono stati ancora più che nudi: sono svaniti nell’aria! La stravaganza di tenere il summit del G8 fra le rovine gotiche – alla Salvator Rosa – dell’Aquila è servita a ricordare al mondo il terremoto finanziario che ha avuto luogo e i suoi effetti devastanti sulle relazioni e sulle strutture di potere internazionali. Il comportamento della Cina è parso voler dire che quei leader mondiali nudi, riuniti in un forum terremotato di cui Pechino non è parte, trarrebbero beneficio da una dose di riscaldamento globale, mentre i cinesi procedono con la colonizzazione dell’Africa e delle sue risorse naturali: e il tutto senza nemmeno un rossore di falsa modestia, tanto meno di vergogna. Naturalmente più che l’omissione da parte dei cinesi di un qualsiasi senso di vergogna, è l’assenza di scandalo e senso di vergogna da parte dell’elettorato italiano, ancor più di ciò che lo stesso Berlusconi avrebbe fatto seguendo gli istinti, che realmente indigna quei guardiani della moralità dei singoli: l’eponimo Guardian e il New York Times. Per noi protestanti è stata una vera lezione: mentre noi predichiamo come il mondo dovrebbe essere, voi cattolici tendete a governarlo così come esso è. La vibrante stampa anglosassone ha sempre prosperato, sin da quando Daniel Defoe avviò la pubblicazione di The Review nel 1704, sulla sua capacità di “fare i nomi e far vergognare” i personaggi pubblici e sull’equazione fra moralità privata e moralità pubblica. Si è anche sempre abbeverata al torbido desiderio del pubblico di partecipare alle umiliazioni altrui, così come alle tragedie e ai disastri degli altri che la stampa diffonde con storie strappalacrime.

Educazione civica al Grande Fratello
I reality della tv sono tragedia greca alla misura di un pubblico di schiavi. Come la tragedia greca, il Grande Fratello è, nel bene e nel male, una lezione di educazione civica. Guardandolo gli spettatori sono alla ricerca di esemplari di umanità che siano autentici. Il pubblico accetterà tanto più i loro difetti, quanto più li condividerà. Non importa se qualcuno – per esempio un politico – mente loro, purché non nasconda la bugia e la condivida con loro. Niente deve essere off-limits. Dappertutto questa è la lezione della politica moderna, e i politici la ignorano a loro rischio e pericolo. In questo senso Berlusconi è un politico moderno, mentre quelli la cui unica politica è sottolineare i suoi presunti difetti, e di conseguenza la loro superiorità, appaiono distanti, paternalistici e soprattutto inautentici. Nell’era dei blog, coloro che scrivono sui giornali non hanno il monopolio dei pulpiti, così come i politici non sono i soli tribuni del popolo.
Berlusconi fa tante gaffe, ma il gaffeur infilza il politicamente corretto e per ogni esclamazione inorridita di benpensanti antiberlusconiani, c’è un sospiro di sollievo e di identificazione al Bar dello Sport. Più che i canali televisivi è Publitalia ad essere la chiave dell’individuazione delle zone erogene segrete del portafoglio degli italiani e perciò dei loro veri desideri. E non solo a livello di intenzioni di voto. L’era digitale non solo «apre i nostri cuori e fa conoscere i nostri desideri», come recita il Prayer Book anglicano, ma usa anche le nostre tessere fedeltà del supermercato, le nostre transazioni con la carta di credito e soprattutto le nostre ricerche tramite Google e il profilo del nostro uso di internet per farlo. Google Earth adesso può muoversi nella nostra via e guardare dentro alle nostre finestre e vedere persino quello che succede sui prati della nostra villa in Sardegna. La vita pubblica è diventata molto più pubblica, con o senza guardie del corpo.
Come la stampa anglosassone è scioccata dell’impassibilità degli italiani esperti di cose di mondo riguardo alle “vite degli altri”, così gli italiani sono scioccati dall’aggressiva intrusività della stampa britannica di ogni livello coi suoi interrogatori puritani dell’anima interiore alla ricerca di segni del peccato. Le buone azioni vendono poche copie! Per gli italiani deve esserci sempre una dietrologia: un complotto motivato dalla ricerca del profitto, anzichè una ricerca della verità.
In Inghilterra, il Financial Times è letto dalle persone che possiedono il paese, il Times e l’Independent dalle persone che governano il paese, il Guardian dalle persone che pensano di essere loro quelli che dovrebbero governare il paese e il Telegraph dalle persone che vogliono che il paese sia governato come lo era 20 anni fa. Il Daily Express è letto dalle persone che pensano che il paese è governato come 20 anni fa. Il Daily Mail è letto dalle mogli delle persone che governano il paese. Il Mirror è letto dalle persone che lavorano per il paese e il Sun da coloro ai quali non importa chi governa il paese, purché la ragazza della terza pagina sia prosperosa. I giornali sono un mezzo per fare o perdere in fretta soldi, e i proprietari sono quasi invariabilmente dei corsari megalomani. Max Aitkin comprò il Daily Express, che portò a 4 milioni di copie vendute, sui gradini del casinò di Montecarlo. Oggi i proprietari della stampa britannica vivono variamente in Australia, Stati Uniti e Irlanda, e presto in Russia, Montecarlo, Isole del Canale e Parigi, anche se Desmond dell’Express gestisce ancora la sua impresa pornografica da Londra. L’eccezione è rappresentata dal Guardian, che è gestito dallo Scott Trust, i cui membri sono l’elite di quelli che si considerano “di chiara fama”. E qui forse sta il problema. L’assenza del motivo diretto del profitto porta a una sfrenata sicumera e a dimenticare che «la libertà di stampa consiste nella libertà di pubblicare tutti quei pregiudizi del proprietario che gli inserzionisti potranno sopportare». «Moralità – diceva Oscar Wilde – è l’atteggiamento che assumiamo di fronte alle persone che non ci piacciono»; per H.G. Wells era «invidia con l’aureola attorno».

martedì 14 luglio 2009

UN REGALO DALL'AMERICA


Una casetta in mezzo al mare. E' sulla Baia di Narragansett, dove si affaccia la penisoletta su cui vivo.La casa ha 103 anni.....quanti uragani ha visto ed è ancora lì.
La casa costo $ 36,982.99 nel 1905.
Un abbraccio, Anita

LA NUOVA SEGRETERIA DEL PD