giovedì 15 novembre 2007

LA VOCE DI GUIDO-DUEPASSI

RITORNO AL NEOLITICO

(capitolo quinto)

Mi sentii risucchiare in un vortice, sballottato come in una di quelle macchine da Lunapark che tanto fanno divertire i ragazzi, ma dalle quali io scendo sbiancato in volto come uno spettro.
Non fu una sensazione piacevole, anzi.
Oh, se al mio posto ci fosse stato mio figlio, lui sì che si sarebbe divertito. Io invece sentivo lo stomaco sottosopra, e non riuscivo quasi a respirare.
Tutto girava, girava, girava, finché arrivai, credo, ai limiti della realtà.
E vidi l'ambulanza di Pierluigi, che correva come un pazzo a sirene spiegata, domandando dov'erano i feriti. Ma io non avevo la forza di dirgli
"ehi, son chì, son chì"
Poi mi parve di essere transitato per il blog di Elleboro, e mi trovai in una foto di Ambra, a brindare con Gianpaolo e Luca
- Cavolo - pensai - questo vino non sa di niente -
Vidi Beatrice che correva abbaiando per prati verdi coperti di mille fiori...
e pensai
"Non starò mica delirando ? "
- Si, stai delirando, amico. Su, riprenditi -
Vidi la faccia di Tintentisch che cercava di rianimarmi, ma appena riuscii ad aprire gli occhi, mi accorsi che era invece Corrado
- Bentornato tra di noi - mi sorrise
- Ah, meno male che ti rivedo, Corrado. Sai, ho avuto un incubo, pensavo di essere partito per il neolitico, pensa tu ! -
- Ma quale incubo ? Guardati intorno, guarda ! -
Che strano posto era quello, non una casa a vista d'occhio
- Dove siamo ? -
- Da qualche parte nel neolitico -
- Oh, no ! - Chiusi gli occhi e appoggiai la testa sul terreno.
- Pazzo, sono stato pazzo a mettermi in questo guaio nero. E ora che facciamo ? -
- Gli amici di Aldo sono andati in giro ad esplorare la zona. Aldo è andato a raccogliere qualcosa da mangiare e da bere. Io sono rimasto con te, perché ti sei sentito male. Ero preoccupato, avevi una faccia da far paura. -
- Beh, ora sto bene, solo che starei molto meglio se fossi a casa mia, alla mia epoca -
- Però devi ammettere che il paesaggio è incantevole. Selvaggio ma affascinante. -
- Non vedo ristoranti -
- Pessimista, proprio ora sta tornando Aldo con la cena. Direi che ha fatto una raccolta abbondante e fruttuosa -
- Canticchia l'incosciente beato, canticchia -
Lo osservammo arrivare con passo spedito e leggero, tutto orgoglioso della sua preda: frutta, verdura, funghi, e dell'acqua
- Si mangia ! - esclamò trionfante - Altro che prodotti delle multinazionali, imbevuti di coloranti, conservanti, roba chimica e schifezze varie. Guarda che bei funghi che ho trovato, che frutta, che verdura.... e dell'acqua di stagno. Tutta roba vera, genuina, naturale ! -
- Io non berrei di quell'acqua -
- E perché no ? -
- Milioni di persone muoiono ogni anno per bere "l'acqua naturale", piena di larve, robaccia varia, tutta naturale, ma infetta, naturalmente. Almeno bolliamola prima -
- Eh ? - Aldo era stupito della mia osservazione... guardò l'acqua, che, a dir la verità, era alquanto torbida... e cominciò a venirgli qualche dubbio
- Beh, cercheremo un fiume o un ruscello, e troveremo acqua più limpida e pulita. -
- Certo, l'acqua "non naturale", in bottiglia, è sottoposta a una serie di processi che ci garantiscono la sua potabilità. Cosa che non è garantita per l'acqua naturale. "Naturale", intendo, perché la trovi in natura, e non solo perché non ha le bollicine. -
Aldo aveva un'espressione sofferente.
- Quanto ai funghi, - ripresi - io li butterei via immediatamente -
- Ma come, ma perché ? -
- Non sono un esperto di funghi, ma questi mi sembrano proprio del tipo "Amanita phalloides", un fungo colpevole di molti avvelenamenti letali... e quindi non correrei altri rischi. -
- Pazienza, ci sono le mele e la verdura -
- Ah, certo, tutta roba naturale, non come quelle schifezze in scatola che ci propinano nei supermercati, eh ? -
Aldo ebbe un sorriso di sollievo
- Peccato però che si tratti di cicuta. Libero di mangiarla, se vuoi fare la fine di Socrate.
Comunque, la cicuta è tutta naturale, se il tuo problema è questo.
Caro Aldo, ti sei fatto un'equazione
naturale = buono e sano
che non è affatto sempre vera, anzi. Anche il curaro e mille altri veleni sono naturali. Ma uccidono. La Natura non è sempre così buona e protettiva come pensi tu. -
Buttò tutto per terra.
Mi avvicinai e raccolsi una mela. Addentandola dissi
- Per ora combatterò la fame con questa -
Anche Corrado e Aldo raccolsero mele e potemmo mettere qualcosa nello stomaco.
Alla fine, ancora affamato, Aldo si alzò e disse che andava a cercare qualcos'altro.
Appena si fu allontanato, Corrado rise
- Certo che l'hai proprio distrutto. Ma come hai fatto a riconoscere la cicuta ? -
- Ho barato. Non conosco la cicuta, ma volevo che aprisse gli occhi sulla pericolosità dei cibi naturali.
Sai, i cibi prodotti dall'industria alimentare sono sottoposti a controlli, e questo ci garantisce, ragionevolmente, che per lo meno non siano velenosi. -
- Hmm, sarà meglio che cerchiamo qualcosa da mangiare anche noi, perché le mele fanno bene, ma una dieta di sole mele è assai squilibrata. me l'ha detto il mio dietologo. -
- Ti ha detto una cosa giusta. Diamoci da fare -
Ci alzammo e ci dirigemmo nel bosco. La fame guidava i nostri passi.

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