mercoledì 12 marzo 2008

VELTRONI INAUGURA ....

Chi ha scritto queste poche righe non può certo definirsi un umorista, ma, al massimo, un mediocrissimo comico, per cui domando comprensione da parte di chi le leggerà.
Preciso come, sebbene si tratti di semplici storielle prive di pretese, non si abbia comunque l’intenzione di schernire o porre in berlina argomenti degni della massima serietà (quali la delinquenza o l'aborto), quanto piuttosto fare dell'ironia sulle contraddizioni in cui un noto personaggio, soprannominato "ma anche", spesso naufraga.


1. Al fine di provare che il PD è partito aperto al nuovo, al progresso, alla modernità, un’amministrazione locale del centro-sinistra ha deciso di costruire una comunità di recupero per criminali incalliti, atta a fornire un “percorso riabilitativo alternativo al carcere e capace di reintegrare il cittadino nel tessuto sociale”, secondo quanto recita un comunicato del Partito. Veltroni è invitato alla sua inaugurazione.
Appena perviene all’interno della struttura, accogliente anche se recintata, il segretario è accolto da un autentico boato d’acclamazioni ed applausi rivoltegli dai delinquenti. Attorno a Veltroni si serra una folla di persone esultanti, che richiedono tutte di potersi iscrivere al PD. Dopo aver stretto innumerevoli mani ed essere stato festeggiato dai pregiudicati, il segretario nota in disparte un gruppetto di uomini, silenziosi e dal viso triste. S’avvicina loro e gli domanda sorridente: “Anche voi volete iscrivere al Partito Democratico?” Gli sconosciuti replicano: “Guardi che noi siamo poliziotti, non delinquenti!”


2. Al fine di provare che il PD è partito aperto al nuovo, al progresso, alla modernità, un’amministrazione locale del centro-sinistra ha deciso di costruire una casa chiusa di proprietà comunale. Veltroni è invitato alla sua inaugurazione.
Dopo aver tagliato il nastro, nota la bellezza e la dolcezza d’una delle fanciulle in servizio e le dice: “Cara amica, il PD ha bisogno delle donne! Ti candiderò alle elezioni nazionali! Iscriviti al PD!”
Spaventata, la ragazza alza le braccia e dice: “No, no, segretario Veltroni, vi prego no. Ho già faticato tanto per convincere la mamma a lasciarmi venire qui …”


3. Al fine di provare che il PD è partito aperto al nuovo, al progresso, alla modernità, un’amministrazione locale del centro-sinistra, su sollecitazione dei Radicali, ha deciso di costruire una “stanza del buco”, ovvero un locale, di proprietà comunale, in cui sia possibile a chi lo desidera drogarsi liberamente e senza problemi con la legge. Veltroni è invitato alla sua inaugurazione.
Giunto nella cittadina in cui si è avuta questa iniziativa, il segretario del PD segue i funzionari locali, arrivando infine ad locale in cui egli nota subito come tutti i presenti siano sotto l’effetto degli stupefacenti. Veltroni domanda: “Voi chi voterete alle prossime elezioni?” Un coro fragoroso unanime gli risponde: “Per te! Per il PD! Yes we can!”
Molto soddisfatto della calorosa, anzi entusiastica accoglienza, questo politico si trattiene a lungo coi tossicodipendenti. Ad un certo punto, però, i funzionari locali del PD lo prendono in disparte e lo sollecitano: “Compagno segretario, siamo in grave ritardo, bisogna recarsi all’inaugurazione della “stanza del buco.”
Stupefatto, Veltroni esclama: “La stanza del buco?! Ma … io… credevo… fosse questa”. I funzionari, all’unisono, rispondono: “Ma no! Questa è la sede locale del PD!”


4. Al fine di provare che il PD è partito aperto al nuovo, al progresso, alla modernità, un’amministrazione locale del centro-sinistra ha deciso di costruire una clinica abortiva. Veltroni è invitato alla sua inaugurazione.
L’inaugurazione stessa è prevista per le ore 15.00, ma Veltroni chiede d’attendere ulteriormente. Giungono le 15.30, le 16.00. le 17.00, ma il segretario del PD continua a soprassedere. Ad un certo punto, i funzionari locali del partito democratico, sebbene intimiditi, osano chiedergli: “Compagno segretario Veltroni, ma perché non si decide a tagliare il nastro?”
Walter Veltroni risponde: “Aspetto un personaggio importante, l’ho invitato a presenziare alla cerimonia, ma non è ancora arrivato. Per questo ho deciso d’attenderlo. Voi sapete quanto valore io attribuisca al voto dei laici, ma anche a quello dei cattolici. Ho quindi invitato il vescovo, affinché benedicesse la struttura. Non capisco il suo ritardo …”

2 commenti:

ambra ha detto...

Sai Marco che ci ho messo un po' a capire che tutto è farina del tuo sacco ? Specialmente la premessa ho letto e riletto, perché, credimi, le storielle le trovo amaramente esilaranti e plausibili nella loro aderenza ad una realtà non dissimile dal vero.
Grazie Marco, esibisciti più spesso.

Crystal ha detto...

Se questi sono tutti elettori di Veltroni c'è da temere che riesca a vincere!
Belle, ma non si riesce a ridere perchè certe cose, se vincessero le elezioni, potrebbero avere in mente di attuarle