lunedì 17 marzo 2008

Giganti e nanetti.

Il mondo è pieno di nanetti, ma scarseggiano i giganti, così nelle dimensioni fisiche come nell'etica.
Cerchiamo di riconoscerne qualcuno:

oh, ecco dei giganti, morali, che si indignano e son capaci di boicottare le Olimpiadi per valori decisamente più alti.
Quali ?

Il boicottaggio delle olimpiadi non è cosa nuova. Già all'epoca delle olimpiadi di Mosca, il povero orso Misha fu boicottato per ragioni morali che quasi nessuno nemmeno più ricorda.
Fu boicottato lo sport, ma non furono boicottati i commerci, né prima, né durante, né dopo.

Evidentemente a questi giganti della morale dà fastidio avere a che fare con degli sportivi, ma non danno fastidio i rapporti commerciali, e gli affari lucrosi.

Non ci sono forse stati motivi altrettanto, o più, validi.... prima, o dopo le olimpiadi ?
Solo per le olimpiadi si è voluto questo boicottaggio, trasformando in politica un fenomeno sportivo assolutamente pacifico.
Forse le imprese sportive causano guerre ?

A me pare che aiutino la comprensione reciproca, l'amicizia, e, infine, la pace.
Attraverso le imprese dei loro campioni sportivi infatti cresce la simpatia per popoli coi quali non avremmo, i più, altri contatti.
Gli sportivi, poi, non lucrano immensi guadagni dalle loro faticate e faticose imprese.
Alle olimpiadi anni di lavoro, a volte una vita intera di allenamenti e sacrifici, porta alla conquista di una medaglia. Pochi grammi di oro, che costerebbe molto meno farsi fare dal negozio vicino casa.
Ho organizzato un campionato di calcetto, e so quanto costano coppe e medaglie.
Ho praticato sport, e so quanta fatica costi, e anche quanto denaro allenarsi.
Anni e anni ad andare in palestra o allo stadio, o al dojo, spendendo tempo, attrezzature, anni di frequentazione (costo di un mese di palestra per tot anni....), e buttando le proprie energie, i propri sogni, il proprio impegno.
Anni e anni di attività significano tante spese. Una cintura nera costa meno di un mese di allenamento, se quello che conta è poter mostrare di averla.
Su una medaglia puoi far scrivere quel che vuoi, se sei disonesto, anche "campione del mondo".
Ma per godere una medaglietta di scarsi valore economico, ma ottenuta sportivamente e non comprata sotto casa, un vero campione deve faticare anni, forse una vita intera, ed anche essere il migliore nella sua disciplina.

Così si allena, così dedica la sua vita a questa passione.
E magari tutto questo frutta, nel senso che dà dei risultati. L'atleta che ha dedicato una vita a prepararsi per questa occasione, ora è pronto, ed è al massimo delle sue energie psicofisiche, in un culmine che potrebbe non ripetersi tra quattro anni.

Ma ecco arrivare i giganti della morale, quelli che si svegliano, per le loro azioni morali, solo alle olimpiadi, e poi dormono sonni tranquilli, tra un contratto ed un affare con l'odiato avversario.
E bisogna boicottare le olimpiadi.
Un motivo, se uno proprio vuole, lo si trova sempre, per pretestuoso che possa essere.

Era venuto il Dalai Lama, poco tempo fa, e i giganti stavano a tremare che si perdessero gli affari con la Cina, non sia mai, parlare con una persona sgradita ai Cinesi, delirio, assurdità.
E così i giganti hanno lasciato il Dalai Lama praticamente solo, come se fosse un appestato contaggioso.
Ma se cercavano un motivo valido, lo avevano, e se lo sono lasciati scappare.

Ma ora, ecco le olimpiadi... queste sì che, secondo i giganti, si possono boicottare.
Non si perde una lira, e si rovina persone che hanno dedicato la loro vita allo sport, ma non i ricchi contratti con la potente Cina.
E allora via con l'ipocrisia del boicottaggio. Via con la politica che se ne frega dello sport perché pensa ad altro, e non vede la passione (e i sacrifici) dello sport.
Lo sport, secondo loro, può pagare.
E propongono il boicottaggio.
Che tanto, passate le olimpiadi, di boicottare la Cina non ne parlerà più nessuno, naturalmente. E che cavolo, mica vogliamo rischiare i commerci ?

Secondo me.

2 commenti:

ambra ha detto...

Secondo tutti coloro che hanno un briciolo di buonafede.
Non certamente coloro che mandano i loro figli in palestra perché fa fino. o quel cretino di governo che le vuol pagare queste palestre con il denaro pubblico e poi lascia che le famiglie, per vestirsi, siano costretti a ricorrere ai prodotti cinesi che costano nulla.
Non certo chi lucra sfruttando il lavoro degli operai cinesi che costano poco perché sono schiavi.
Ma boicottare le Olimpiadi è "scicche", se ne può parlare al bar o nei salotti bene, magari facendo una canasta o un bridge (di beneficenza ?).....
Le fatiche, le lacrime e sangue che gli atleti versano per arrivare al sogno dell'oro olimpico, quelle non contano e quasi quasi sono fastidiose, perché i giganti pensano :"Chi glielo fa fare ?"
Mens sana in corpore sano.
Per questo il mondo va a rovescio : il corpo non ha da esseresano, basta che sia bello, da palestrati appunto.

Crystal ha detto...

Infatti siamo andati in Cina per concludere affari e la Bonino che a parole difende i diritti umani non si è fatta sfuggire un fiato in favore dei diritti umani calpestati in Cina, dei milioni di cinesi impiegati come schiavi, dei milioni di Cinesi rinchiusi nei Laogai.
Adesso hanno trovato il modo di scaricarsi la coscienza e, sempre timidamente, sperando che il Governo cinese non senta, qualcuno sussurra che forse bisogna boicottare le Olimpiadi, il Presidente di metà degli italiani dice che la UE deve protestare per quanto sta accadendo nel Tibet, la UE non l'Italia, così si potrà sempre scaricare su altri per non perdere i contratti stipulati.