mercoledì 9 aprile 2008

Il Global Warming colpisce ancora



Diminuirà la produzione di orzo, ingrediente fondamentale per il malto
Cambiamento climatico, birra a rischio
Calano le piogge e intere regioni diventeranno aride. E già aumenta il prezzo dell'alluminio per le lattine
WELLINGTON (Nuova Zelanda) - Il riscaldamento globale potrebbe mettere a rischio la produzione di birra. Jim Salinger, climatologo dell'Istituto nazionale neozelandese delle ricerche sull'acqua e l'atmosfera, ha affermato che il cambiamento climatico in atto provocherà nei prossimi decenni una diminuzione della produzione di orzo, dal quale di ricava il malto d'orzo, principale materia prima della birra. La minore della produzione di orzo avverrà in modo particolare in Australia e in Nuova Zelanda in quanto intere regioni soffriranno di aridità e mancanza d'acqua.
PREZZI ALTI - «Ciò significa che il costo della birra è destinato ad aumentare», ha affermato Salinger. «L'industria birraria nei prossimi anni si dovrà attrezzare: per esempio sperimentando nuove varietà di malto». Ma non sarà solo il malto a diventare più caro, già i prezzi di alluminio (per le lattine) e zucchero (per la fermentazione) stanno salendo.
08 aprile 2008
http://www.corriere.it/economia/08_aprile_08/birra_cara_malto_10d6f6c0-0537-11dd-8738-00144f486ba6.shtml

5 commenti:

duepassi ha detto...

ok, per colpa del global warming diminuiranno gli esami fatti e aumenteranno le partite del Napoli in trasferta.
Ci sarà un rincaro del perossido di alluninio, e una diminuzione della concentrazione di calcio nelle viole del pensiero e nei ciclamini azzurri.
E' previsto anche un ritardo della cometa di Van Wittel, e del periodo di Carmela la lattaia.
Insomma, il global warming è talmente potente che è colpevole di tutto.
Di ciò che succede nel mondo reale, le cui colpe hanno finalmente trovate tutte un unico capro espiatorio, e delle colpe della fantasia, che comunque trovano anch'esse lo stesso capro ad espiare colpe non sue.
Così era per i capri, nell'antichità
e così è per il global warming attualmente.
In realtà mi sembra più probabile il pericolo dell'avvento di un periodo di freddo.
Ma la pubblicità è stata così pressante, incalzante e ripetuta, che molti "scienziati" non hanno ancora capito che il vento sta cambiando, e continuano ad alzare le vele per il vento sbagliato.
La cosa amara è che l'evidenza mostrerà che hanno toppato alla grande, ma la pubblicità riuscirà ancora una volta a fargli pensare quello che vogliono.
Non più "riscaldamento globale" (che era sbagliato, ma era una previsione) ma "cambiamenti climatici" (che è una bella truffa, perché non prevbede nulla e vuol far credere di aver previsto qualcosa, sperando che la gente dimentichi che il clima è mutevole di sua natura).
Insomma i truffatori hanno calato la tripla, la previsione globale.
"Mutamenti climatici",
ovvero,
se fa più freddo:
avevamo previsto giusto
(come siamo bravi !)
se fa più caldo:
avevamo previsto giusto
(come siamo bravi !)

...a questa gente non piace rischiare.
Visto che sono abituati a toppare, hanno pensato bene di fare una finta previsione:
"mutamenti climatici".

Contenuto del rischio: zero,
perché il clima, in un modo o nell'altro, cambierà,
come è sempre cambiato.
E loro potranno strillare che l'avevano previsto,
mentre non hanno previsto assolutamente nulla.

Che pena !
E che pena pensando che hanno una tale forza sui media che qualsiasi cosa dicano saranno creduti.

Secondo me.

Crystal ha detto...

Come sia possibile dar credito a bufale del genere!
Eppure ormai non c'è giornale di quelli a grande tiratura che non pubblica stupidaggini del genere e la gente, beota, legge e crede

ambra ha detto...

E' l'ignoranza.
Colombo non si salvò da un ammutinamento annunciado come miracolo una semplice eclissi ?

Crystal ha detto...

Quindi dal 1492 abbiamo fatto pochi passi avanti

duepassi ha detto...

il problema vero è che la scienza ha bisogno di finanziamenti.
Chi elargisce i finanziamenti ?
la politica.
...e certa politica vuole che la scienza la serva;
e certa scienza, pur di avere i finanziamenti, l'accontenta.

E così escono fuori i global warming e i mutamenti climatici, le siccità,
e tante altre amenità tirate fuori dal capello dello scienziato-prestidigitatore
volte a farci tirar fuori i quattrini
attraverso l'estremizzazione di fantomatici scenari paurosi,
ed una campagna pubblicitaria ossessionante, martellante, che convinca la gente di tutto quello che gli fa comodo che creda.

Ma quando i nodi verranno al pettine, che ne sarà della credibilità e dell'autorevolezza della Scienza ?

Ahi, dura terra, perchè non t'apristi sotto i piedi di al gore e di chi gli ha regalato il premio nobel ?

Secondo me.