giovedì 24 dicembre 2009

Dies natalis Domini properat

a. d. IX Kalendiis Decembriis, anno MMDCCLXI ab Urbe condita

Marcus Julius Ambra, Duopassui ac Mari scripsi.
Vobis ago auspicium hilari et secundi diei natalis Domini: cupio omnia quae vultis.
Augeant et crescant fortuna ac felicitas vestrae.
Vale tu, o Mari, etiam tu, o Duopassu, ac tu, o Ambra, et valete vos, omnes eorum familiares ac cari

3 commenti:

mari ha detto...

Caro Marco, mi è venuto da sorridere vedendo che dai per scontato il fatto che io sia in grado di tradurre senza problemi il pezzo che hai postato, mi accomuni a due “teste” come quelle di Ambra e Duepassi che sicuramente con il latino ci vanno a braccetto ma devo confessarti che non oso paragonarmi a loro neppure per scherzo.
Tuttavia ho avuto la fortuna di frequentare la scuola quando il latino era ancora una materia obbligatoria e quindi scavando nelle reminiscenze scolastiche (con non poca fatica visto il tempo trascorso) sono riuscita a comprendere il senso del tuo messaggio che contraccambio con affetto estendendolo anche ad Ambra, Duepassi e a tutti quelli che mi vogliono bene.

ambra ha detto...

VALE !
Amici miei carissimi, in qualunque lingua parliate, il mio cuore capisce e percepisce il calore del vostro affetto.
Grazie e che Dio ve ne renda merito !
Ave.

Marco De Turris ha detto...

Cara Marinella,
ti ho già detto altre volte che sei davvero troppo modesta. Se posso dirlo, scrivi sicuramente bene ed esprime i tuoi concetti in maniera lineare e logica: ho sempre apprezzato i tuoi interventi, lo dico sinceramente e non solo per cortesia.
Il mio latino è orrendo e temo d'aver commesso non so quanti errori di grammatica: spero ti sia piaciuto.
Mi auguro, e ti auguro, che tu stia bene.
Rinnovo auguri a te, alla cara Ambra che saluto, ed a tutti gli amici di questi blog e del Legno.