martedì 11 agosto 2009

Fuochi fatui

Negli anni dell'immediato dopoguerra mi ritrovai in una selva delle mie montage, luoghi in cui soggiornò per molto il Fronte,
Proprio su quelle montagne e in quelle selve ci riparavamo per difenderci dal conflitto, ma, in effetti, lì vivevamo la guerra.
Non avevo paura ad essere sola in quella selva, era un sito ormai conosciuto, sperimentato, anzi mi sentivo sicura, come difesa dai vecchi castagni che così benignamente ci avevano nutrito nei lunghi giorni dello "sfollamento".
Mi avviavo serena per il viottolo che conoscevo a memora e che mi avrebbe condotto al paese e, ad un tratto, trovai dei curiosi compagni di viaggio, camminavano con me se andavo, si fermavano se restavo, ma in assoluto silenzio; decisi allora di giocare un po' con loro, li feci correre, arrestare di colpo, andare pian piano...e li consideravo per quello che erano: la testimonianza della morte, ma la guerra ci abitua anche alla morte.

2 commenti:

Marco De Turris ha detto...

Cara Ambra,
se posso esprimere un parere la tua è una triste storia raccontata con molto garbo e finezza.
Un caro saluto ed arrivederci a presto
Marco

ambra ha detto...

Caro Marco !
A molto presto, mi manchi tanto.
Ti abbraccio Ambra