Washington - L’ora legale non fa risparmiare energia, anzi ne aumenta i costi. La conclusione è stata tratta da Matthew J. Kotchen, professore di economia ambientale presso l’università di Santa Barbara in California. Il professor Kotchen, coadiuvato dalla sua assistente Laura E. Grant, ha studiato per due anni gli effetti dell’ora legale nello stato dell’Indiana dove nel 2005 soltanto alcune contee (quindici su novantadue) avevano adottato l’ora estiva mentre, nell’anno seguente, l’intero stato si è adeguato al primaverile spostamento in avanti delle lancette degli orologi. Agli studiosi è bastato confrontare i consumi di corrente nelle contee fra il 2005 e il 2006 per sfatare il mito che l’ora legale sia più conveniente. E la loro ricerca è finita così sulle pagine dell’autorevole Wall Street Journal.
La tesi è controcorrente e arriva dopo anni di elogi dell’ora legale. Gli estimatori dell’ora legale sostengono che riduca gli incidenti stradali, la criminalità e faccia addirittura bene alla salute. Matthew Kotchen, dati alla mano, ha invece dimostrato che fa male al portafoglio. Le bollette in Indiana secondo lo studioso sono aumentate dall’1 al 4 per cento con un maggiore costo di 8,6 milioni di dollari, cui vanno aggiunti dai 1,6 ai 5,3 milioni di dollari dovuti alle maggiori emissioni di gas di serra per via delle centrali elettriche alimentate a carbone.
«In nessuna ricerca - ha spiegato Matthew Kotchen parlando alla conferenza del National bureau of economic research - ho trovato risultati più chiari e meno ambigui. È un dato di fatto che con l’ora legale si accendono meno lampadine e si consuma meno energia, almeno nei mesi primaverili. Man mano che l’estate avanza però, i pomeriggi diventano più caldi. Essendo anche più lunghi comportano un consumo superiore di energia per i condizionatori che è decisamente maggiore di quella risparmiata con l’illuminazione».
Per gli estimatori dell’ora legale l’allarme lanciato dal professor Kotchen non così grave. «La popolazione dell’Indiana - ha osservato Robert Douglas, fisico del National research council specializzato nel settore Ora legale - ha in pratica speso di elettricità una media di un dollaro e 36 centesimi in più a testa. Compresi in questa modestissima somma ci sono più ore di luce, meno criminalità perché fa buio più tardi e possibilità di svolgere più attività all’aperto, che favoriscono il benessere fisico. Non ho dubbi sulla risposta, se alla gente fosse data possibilità di scelta».
Già i Romani regolavano gli orologi ad acqua in maniera diversa a seconda del periodo dell’anno. L’idea vera e propria di avere più ore di luce in estate risale però agli inizi dello scorso secolo quando nel 1905 un giocatore di golf inglese, William Willett, ha tentato di codificare il cambio dell’ora per poter giocare più a lungo.In Canada e negli Stati Uniti i primi esperimenti sono stati fatti durante la prima guerra mondiale. In America il fattore che ha convinto buona parte degli stati della federazione ad adottare le spostamento delle lancette è stato l’embargo petrolifero del 1973. Nel 2006 il Congresso ha poi reso obbligatoria l’ora legale in tutti i cinquanta stati.
La tesi è controcorrente e arriva dopo anni di elogi dell’ora legale. Gli estimatori dell’ora legale sostengono che riduca gli incidenti stradali, la criminalità e faccia addirittura bene alla salute. Matthew Kotchen, dati alla mano, ha invece dimostrato che fa male al portafoglio. Le bollette in Indiana secondo lo studioso sono aumentate dall’1 al 4 per cento con un maggiore costo di 8,6 milioni di dollari, cui vanno aggiunti dai 1,6 ai 5,3 milioni di dollari dovuti alle maggiori emissioni di gas di serra per via delle centrali elettriche alimentate a carbone.
«In nessuna ricerca - ha spiegato Matthew Kotchen parlando alla conferenza del National bureau of economic research - ho trovato risultati più chiari e meno ambigui. È un dato di fatto che con l’ora legale si accendono meno lampadine e si consuma meno energia, almeno nei mesi primaverili. Man mano che l’estate avanza però, i pomeriggi diventano più caldi. Essendo anche più lunghi comportano un consumo superiore di energia per i condizionatori che è decisamente maggiore di quella risparmiata con l’illuminazione».
Per gli estimatori dell’ora legale l’allarme lanciato dal professor Kotchen non così grave. «La popolazione dell’Indiana - ha osservato Robert Douglas, fisico del National research council specializzato nel settore Ora legale - ha in pratica speso di elettricità una media di un dollaro e 36 centesimi in più a testa. Compresi in questa modestissima somma ci sono più ore di luce, meno criminalità perché fa buio più tardi e possibilità di svolgere più attività all’aperto, che favoriscono il benessere fisico. Non ho dubbi sulla risposta, se alla gente fosse data possibilità di scelta».
Già i Romani regolavano gli orologi ad acqua in maniera diversa a seconda del periodo dell’anno. L’idea vera e propria di avere più ore di luce in estate risale però agli inizi dello scorso secolo quando nel 1905 un giocatore di golf inglese, William Willett, ha tentato di codificare il cambio dell’ora per poter giocare più a lungo.In Canada e negli Stati Uniti i primi esperimenti sono stati fatti durante la prima guerra mondiale. In America il fattore che ha convinto buona parte degli stati della federazione ad adottare le spostamento delle lancette è stato l’embargo petrolifero del 1973. Nel 2006 il Congresso ha poi reso obbligatoria l’ora legale in tutti i cinquanta stati.
3 commenti:
Sono curiosa di conoscere il parere di Due passi
Cara Crystal,
ti dirò quello che ho detto ad Ambra, e cioè che una risposta seria su un argomento richiede una preparazione sulla questione specifica che attualmente mi manca.
In questo momento sono subissato di impegni, e me ne scuso.
Quindi farò un discorso del tutto generale, senza particolare riferimento alla questione trattata.
Vedi, viviamo un'epoca in cui abbondano le persone che si affidano ai sensazionalismi, piuttosto che a studi seri, e quindi le notizie del genere (che potrebbero anche essere vere, ma bisognerebbe verificare) vanno prese col beneficio dell'inventario.
Hai visto quanto sono frequenti le notizie che annunciano che la tal cosa sia cancerogena, o che sia quasi pronta una cura miracolosa del cancro ?
Hanno fatto un uso così esagerato di questo tipo di notizie che ormai diventa difficile, per i non specialisti, distinguere il vero dal falso, o dal parzialmente vero.
Così, bisognerebbe andare a vedere le carte, come si fa a poker, per capire se il giocatore...pardon, il ricercatore, ha un punto buono, o sta semplicemente bluffando (per non dire: mentendo).
Senza aver tempo per questi accertamenti, cosa dire ?
Incomincerei col far notare che la valutazione di un fenomeno di quella importanza economico-sociale non va fatta tenendo in conto solo il lato economico puro.
Infatti, per capire se i consumi sono davvero aumentati a causa dell'ora legale, bisognerebbe capire a cosa sono dovuti quegli aumenti.
Un aumento dei consumi è normale, indipendentemente dall'ora legale o no.
I consumi aumentano anche perché la gente mette l'aria climatizzata, per esempio, cosa che una volta non faceva o faceva meno.
Si sono moltiplicati i motivi di consumo, e non sarà eliminando l'ora legale che diminuiranno.
Quindi, dire che basti guardare i dati del consumo per concludere qualcosa, a me pare puro pressapochismo, poco scientifico e poco affidabile.
E poi il consumo non è tutto.
L'ora legale andrebbe giudicata anche sulla base dei suoi effetti sulla qualità della vita.
Qui io vedrei due fatti contrastanti, da valutare.
Lo spezzare il ritmo biologico non mi sembra buona cosa, e forse questo aspetto richiederebbe studi seri e di gente che non abbia la soluzione in tasca, ma che la cerchi davvero, esaminando i dati e ragionandoci sopra.
D'altra parte mi pare che l'ora legale offra l'usufrutto di un'ora di luce in più, e non è poco, anche per l'impatto che può avere sull'animo delle persone.
Anche questo dato dovrebbe essere valutato serenamente, e senza ricerca di sensazionalismi.
in definitiva, sono un po' scettico, e da come è stata presentata la cosa, mi dà l'aria (ma è solo la prima impressione, in mancanza di una lettura più approfondita) di una ricerca ad effetto, ma di basso profilo.
Secondo me.
Io non m'intendo di queste questioni, però "a naso" sono convinta che l'ora legale porti più disagi che benefici. Sarei più favorevole ad un'ora legale, o solare, comunque sia la scelta mi starebbe bene, purchè applicata per tutto l'anno solare
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